Prompting #2: Le basi per scrivere un buon prompt – struttura, contesto e obiettivi

Prompting: scrivere prompt efficaci con l’AI

Questo è il contenuto #2 del percorso “Prompting: scrivere prompt efficaci con l’AI”, la guida definitiva in 5 tappe pensata per aiutarti a comunicare meglio con l’IA. Alla fine di questo percorso, saprai non solo cosa sono i prompt ma saprai come scriverli al meglio affinché l’IA sia in grado di restituire risultati davvero utili per te. In questo articolo cominciamo ad acquisire le regole di composizione dei prompt e a conoscere gli errori più comuni e allo stesso tempo che influenzano negativamente la qualità dei nostri prompt e di conseguenza dei output.

Cosa rende un prompt efficace

Scrivere un buon prompt non accade per caso. Nasce da una combinazione precisa di intento, contesto e chiarezza linguistica.

Un prompt efficace:

  • ✅ Riduce il margine di errore nella risposta
  • ✅ Evita fraintendimenti
  • ✅ Produce un output più aderente al risultato atteso

Non è magia: è comunicazione chiara con una macchina intelligente. E se impari a farlo bene, ottieni un vantaggio enorme rispetto a chi si limita a digitare due frasi al volo.

Le 3 regole d’oro per scrivere un buon prompt: chiarezza, contesto, obiettivo

  1. Chiarezza
    • Usa frasi brevi, dirette, senza ambiguità.
    • Evita parole troppo generiche (es. “bel testo”, “interessante”)
  2. Contesto
    • Specifica chi sei, chi è il pubblico, che tono vuoi usare.
    • Più informi l’AI, più sarà in grado di adattarsi.
  3. Obiettivo
    • Chiediti: Cosa voglio ottenere da questa risposta?
    • Spiega se vuoi un testo breve, una lista, un consiglio pratico, ecc.

Struttura base per la scrittura di un buon prompt

La struttura più efficace è spesso questa:

[Ruolo dell’AI] + [Compito richiesto] + [Contesto] + [Formato desiderato] + [Tono/linguaggio]

Esempio base:

Sei un esperto di marketing digitale. Scrivi una newsletter settimanale per un e-commerce di prodotti bio, tono informale, max 200 parole.

Prompt specifici vs generici: confronto con esempi

Prompt generico:

Scrivimi un articolo su come gestire il tempo.

Prompt specifico:

Agisci come un coach esperto in produttività. Scrivi un articolo per freelance su come gestire il tempo lavorando da casa, includi 5 consigli pratici, tono motivazionale.

Differenze nei risultati:

  • Il prompt generico genera un contenuto superficiale, spesso vago.
  • Il prompt specifico guida la macchina verso un risultato più utile e concreto.

Errori comuni (e come evitarli)

  • ❌ Usare comandi troppo vaghi (es. “dammi qualcosa di creativo”)
  • ❌ Non specificare il pubblico di riferimento
  • ❌ Dimenticare il formato o il tono
  • ❌ Scrivere prompt troppo lunghi e caotici
  • ❌ Sottovalutare il contesto

Esercizio guidato: crea e migliora il tuo prompt

  1. Scrivi un prompt per chiedere all’AI di generare un contenuto Instagram.
  2. Rivedilo seguendo questa struttura:
    • Chi sei tu / che ruolo ha l’AI?
    • Chi è il pubblico?
    • Qual è l’obiettivo?
    • Che tipo di output vuoi?
    • Che tono dovrebbe avere?

Esempio migliorato:

Sei un content strategist. Genera un post Instagram promozionale per un corso online di Photoshop rivolto a freelance creativi. Tono energico, con CTA finale e massimo 150 parole.

➡️ Continua su Prompting #3: Prompt avanzati per output di qualità – come ottenere risposte coerenti, dettagliate e personalizzate dove approfondiremo come costruire prompt multilivello, usare istruzioni complesse, settare tono e stile coerente per ogni esigenza.

➡️Se non hai letto il contenuto precedente ti consigliamo di ripartire da Prompting #1: Introduzione ai prompt – cosa sono, come funzionano e cosa NON dire a un chatbot.

Continua a scrivere meglio. Prompt dopo prompt.

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